Ferrovie, dopo l'estate apre ai passeggeri la fermata di Piano d'Accio. Lì sorgerà anche il Decathlon

TERAMO – Aprirà ufficialmente dopo l’estate per consentire la sosta dei passeggeri, la nuova fermata della stazione di Piano d’Accio che il sindaco Brucchi e l’assessore Di Giovangiacomo inquadrano come una sorta di metropolitana di superficie. L’idea è quella di permettere un costante traghettamento dei passeggeri, e degli studenti in uscita dal polo veterinario in modo da assicurare un collegamento costante con il centro storico ma anche in direzione Giulianova. Questa mattina c’è stato il sopralluogo sul cantiere nell’ambito delle tappe settimanali che Brucchi sta calendarizzando con la stampa per illustrare lo stato dell’arte dei lavori pubblici all’interno del Comune di Teramo. Quella di piano d’Accio è ritenuta una infrastruttura strategica anche alla luce delle prospettive di sviluppo che riguardano Piano d’Accio dal momento che in quell’area dietro lo stadio sorgerà anche il Decathlon che ha manifestato interesse ad aprire un suo punto commerciale a Teramo e un albergo. La struttura ricettiva, inizialmente accantonata, si è riproposta da parte del gruppo imprenditoriale pescarese che aveva avanzato una iniziale proposta e che ha rimodulato nuovamente il progetto sottoposto poi al Comune. L’assessore Di Giovangiacomo ha chiarito che i tempi hanno avuto qualche slittamento per il fatto che i lavori sono stati eseguiti nelle ore notturne a causa dei cavi dell’alta tensione e del passaggio del treno che imponevano la dovuta cautela. “Ci fa piacere che le ferrovie abbiano investito su quest’opera che negli ultimi due anni, anche per colpa della crisi – ha visto triplicare i passeggeri a bordo della tratta Teramo-Giulianova, ha dichiarato il sindaco Brucchi. L’opera è stata realizzata con un finanziamento di 990 mila euro di cui 380 mila euro di Fondi Pisu, 170 mila euro delle Ferrovie, e 400mila euro del Ministero dell’Ambiente. Ci accusano di non intercettare fondi europei e statali – ha dichiarato infine Brucchi – ma basta guardarsi in giro per la città per vedere tanti cantieri. Si tratta di opere realizzate interamente con fondi captati altrove e non certamente con fondi del Comune che è in gravi difficoltà”